Il territorio
Santa Maria Del Cedro
E' uno dei comuni dell'Alto
Tirreno Cosentino situato nella magnifica "Riviera dei Cedri",
lungo una delle coste più belle d'Italia. I suoi abitanti, detti
“santamarioti” sono circa 5.000.
La posizione geografica del paese è
davvero spettacolare, soprattutto per i turisti: il territorio
offre loro infiniti itinerari turistici, culturali e naturalistici;
questo splendido tratto di territorio calabrese comprende anche
zone montane immediatamente a ridosso della costa.
Il paese è graziosamente inserito
alla fine della vallata verde di cedriere e uliveti, da cui si
diffonde un profumo intenso e inimitabile.
Fino al 1955 Santa Maria era frazione
di Grisolia e veniva identificata col nome di “Cipollina”, termine
che derivava probabilmente dal greco-latino Cis-polis, al di qua
della (grande) cittá.
La grande cittá era Laos, fondata da
profughi sibariti nel VI sec. a.C., dopo la sconfitta da Crotone
nella battaglia del Traente. Solo nel 1968 il paese ha assunto il
nome definitivo di Santa Maria del Cedro grazie all'abbondante
produzione di cedri nel suo territorio.
Il cedro, ovviamente, è il prodotto
tipico; la sua coltivazione è favorita dal clima mediterraneo e
dalla localizzazione del territorio tra i due fiumi che hanno
creato una piana molto fertile.
Non si può non visitare il museo del cedro dove è presente la cultura, l'arte e la storia di questo frutto. Oltre al liquore al cedro, prodotto artigianalmente, sono disponibili numerosi altri prodotti a base di cedro, tra cui i canditi, le marmellate e i cosmetici.
Il 29 settembre si festeggia il patrono, San Michele Arcangelo.
Sul territorio di Santa Maria del
Cedro sono presenti numerose testimonianze archeologiche
riguardanti praticamente tutti i periodi storici.
Sul colle Palecastro, in frazione
"Marcellina” si trovano i resti della città greca di "Laos”, i cui
numerosi reperti rinvenuti sono oggi conservati nell'antiquarium di
Scalea e al Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio
Calabria.
Gli scavi di Laos hanno portato
alla luce resti di case, mura di cinta, il corredo di una tomba a
camera, oggetti in metalli preziosi e una splendida armatura in
bronzo.
Interessanti sono anche i resti
dell’abitato alto-medievale di Abatemarco; di particolare effetto
scenografico sono i ruderi del Castello di San Michele e
l’acquedotto normanno.
Di datazione posteriore è il cosiddetto “Carcere delle Imprese”, una struttura probabilmente adibita ai lavori forzati dei detenuti per la produzione di olio. Oggi restaurato e intitolato all'arch. Gabriele Marino, prematuramente scomparso, è sede di manifestazioni culturali.
Particolare è anche la Torre Sant’Andrea, parte integrante del sistema difensivo di torri costiere della Riviera dei Cedri.
La Riviera dei Cedri
La Riviera dei Cedri è quel lungo tratto della provincia di Cosenza che si affaccia sul Mar Tirreno, si estende per circa ottanta chilometri, dal comune di Tortora (a nord) a quello di Paola (a sud), include anche diverse zone montane a ridosso della costa sulle pendici dei Monti dell'Orsomarso, catena montuosa del Parco Nazionale del Pollino.
Deve il suo nome alla coltivazione del cedro, estese cedriere rivestono di colore verde le valli. Questo agrume di origini antichissime, definito nella Bibbia "il frutto dell'albero più bello", ha bisogno di un clima mite e temperato, poco ventilato e non soggetto a forti sbalzi termici: in questo lembo di terra calabrese ha trovato il suo habitat naturale.
Il territorio della Riviera dei
Cedri comprende 22 paesi.
La fascia costiera include quindici
località balneari: Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella,
Scalea, Santa Maria del Cedro, Grisolia, Diamante, Belvedere
Marittimo, Sangineto, Bonifati, Cetraro, Acquappesa, Guardia
Piemontese, Fuscaldo e Paola.
I comuni della zona montana sono
Aieta, Santa Domenica Talao, Papasidero, Orsomarso, Verbicaro,
Maierà e Buonvicino.